Comunicato Stampa

Per produrre l’agricoltura ha bisogno della tutela dell’ambiente

12 Associazioni ambientaliste, agrarie e dei consumatori commentano le parole del Ministro Lollobrigida nel Consiglio europeo AgriFish: il pacchetto di “falsa semplificazione” della Politica Agricola Comune (PAC) non tutela gli agricoltori dalle crisi ambientali e dai mercati

La proposta della Commissione accolta con favore dai Ministri dell’Agricoltura degli Stati membri apre le porte alla cancellazione di ulteriori tutele ambientali nella prossima riforma della PAC post 2027 che sarà presentata il 16 luglio

 

Il pacchetto di “falsa semplificazione” della PAC presentato dalla Commissione europea è stato discusso lunedì scorso dai Ministri dell’Agricoltura nella riunione del Consiglio europeo AgriFish e il nostro Ministro Francesco Lollobrigida si è distinto ancora una volta per scarsa lungimiranza per le sorti del sistema agricolo: il ministro, infatti, non si è limitato ad esprimere un parere positivo sulla proposta della Commissione, ma l’ha valutata persino “non sufficiente per riuscire nell’obiettivo strategico di valorizzare la produttività in una fase storica nella quale l’Europa non può caricarsi da sola tutte le questioni legate all’ambiente“.

 

Il pacchetto nei prossimi mesi sarà sottoposto alla votazione del Parlamento europeo e si spera che i parlamentari vogliano respingere quella che si continua a chiamare semplificazione, ma che in realtà è la cancellazione delle minime previsioni di tutela dell’ambiente e della salute di agricoltori e consumatori.

12 Associazioni ambientaliste, agrarie e dei consumatori italiane1 commentano con preoccupazione le parole del Ministro Lollobrigida ricordando che oggi la produttività delle aziende agricole è minacciata da calamità atmosferiche e fitopatie dovute al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. Queste crisi ambientali mettono a rischio il reddito degli agricoltori non meno delle fluttuazioni e della volatilità dei prezzi di mercato. Sono tutti fattori che stanno diventando problemi insormontabili per gli agricoltori, in particolare per le piccole e medie aziende agricole.

L’unica soluzione concreta a questi problemi è aumentare la resilienza degli agroecosistemi e di conseguenza quella delle stesse aziende agricole, sottolineano le 12 Associazioni, che denunciano un grave arretramento di Commissione e Consiglio rispetto agli impegni ambientali dell’attuale PAC 2023-2027.
La proposta di “falsa semplificazione” della PAC apre le porte alla cancellazione di ulteriori tutele ambientali nella riforma della PAC post 2027 che sarà presentata dalla Commissione il prossimo 16 luglio.

Il “sano pragmatismo” che il Ministro Lollobrigida vorrebbe nella revisione delle politiche agricole dell’Unione rischia di favorire, ancora una volta, solo le grandi aziende agricole penalizzando le piccole e le medie, che avranno maggiori difficoltà ad utilizzare gli strumenti finanziari per la gestione dei rischi ambientali ed economici. “Per mettere al centro delle politiche agricole la capacità di resilienza del sistema agroalimentare è indispensabile rafforzare la tutela dell’ambiente invece di indebolirla“, evidenziano le 12 Associazioni, “la strada da seguire per la gestione dei rischi in agricoltura non può essere solo spingere gli agricoltori ad assicurarsi“.

Purtroppo questo secondo pacchetto volto a “semplificare” la PAC 2023-2027 rappresenta un tentativo, neanche troppo velato, di indebolire le poche misure di salvaguardia ambientale rimaste all’interno della PAC, con gravi conseguenze sia per gli agricoltori che per la natura. Per le 12 Associazioni “ridurre ulteriormente le limitate protezioni per le risorse naturali non semplifica la vita degli agricoltori, al contrario li espone maggiormente ai rischi che devono affrontare come ondate di calore, siccità e inondazioni. Gli agricoltori devono essere aiutati, anche economicamente, a rendere più sostenibile la loro attività e devono essere tutelati dalle politiche aggressive dei mercati che li schiacciano: le parole del Ministro Lollobrigida, invece, rappresentano solo uno schiaffo in faccia agli agricoltori vulnerabili e un ennesimo attacco alla natura nel solco di quanto è stato fatto finora portando alla crisi del settore“.

 

Roma, 29 maggio 2025

 

Le 12 Associazioni ambientaliste, agrarie e dei consumatori che inviano questo comunicato rappresentano un’ampia alleanza che sostiene le Strategie UE del Green Deal, Farm to Fork e Biodiversità 2030. Le 12 Associazioni (ACU, AIDA, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, CIWF Italia, Greenpeace, ISDE Medici per l’Ambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, UPBio, Terra! e WWF Italia) condividono la visione di una transizione ecologica dell’agricoltura italiana ed europea, che tuteli tutti gli agricoltori, i cittadini e l’ambiente.

 

ACU, AIDA, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, CIWF Italia, Greenpeace, ISDE Medici per l’Ambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, UPBio, Terra! e WWF Italia